Cenni storici

Le Adoratrici del Sangue di Cristo (ASC) sono state fondate da Santa Maria De Mattias nel 1834, in Acuto, provincia di Frosinone, diocesi di Anagni. 

Un periodo tra i più turbolenti della storia italiana, caratterizzato da forti sconvolgimenti religiosi, sociali e politici, segnato dalla povertà e soprattutto dall’ignoranza.

L’Opera si è imposta da subito con la scuola, istituzione nascente all’epoca nello Stato Pontificio, e usato come mezzo privilegiato per formare e catechizzare riscuotendo approvazione e simpatia. Alla scuola si sono affiancati numerosi altri ministeri rivolti a giovani e adulti, compresi gli uomini: adunanze divise per categorie, ritiri, esercizi, catechesi serale per i pastori.

L’esempio della pioniera ha contagiato e coinvolto numerose seguaci, molte delle quali piene di ardimento e di intuito profetico. Alla sua morte la Congregazione nascente contava circa duecento Adoratrici e oltre sessanta comunità, non solo in Italia, ma anche all’estero: Inghilterra, Francia, Svizzera, Germania.

Oggi, le Adoratrici operano in tutti i continenti, in ventisei nazioni, e continuano a diffondere la spiritualità e la devozione al Sangue di Cristo con ogni tipo di ministero, presenti dove maggiore è il bisogno della gente. 

Lungo la sua storia secolare, la Congregazione ha affrontato anche persecuzione (Congo Belga, Cina, Albania, Liberia, Iugoslavia), martirio (Cinque Adoratrici statunitensi in Liberia; due croate  nella ex-Jugoslavia) e soprattutto della santità (è in atto il processo di canonizzazione di una Adoratrice in Brasile).